Adamo...let's swing

Adamo...let's swing

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Sono passati già sei anni da quando recensivo il loro ultimo lavoro (“Ciao Fred” – 2005 – Velut Luna) e da allora mi chiedevo, dopo quel magnifico tributo a Fred Buscaglione, che direzione avrebbe preso la loro musica. Nel frattempo i tre metronomi hanno continuato a far divertire, cantare, ballare, ridere e piangere chi ha avuto occasione di vederli e ascoltarli dal vivo, con il loro sterminato repertorio di swing, blues, boogie e jumpin’jive americano e italiano. Anche oggi, se mi capita di assistere a un loro concerto, non riesco a trattenermi dal battere il piedino per seguire il ritmo incalzante di batteria tenuto da Stefano Fedato che, “ridendo e schersando” (come direbbe Jannacci), trascina il trio verso velocità sempre più ardite; non riesco a non rimanere stupito per il modo singolare e asimmetrico di suonare il pianoforte di Carlo Piccoli, che al posto della mano sinistra sembra avere un contrabbasso e che mentre suona ondeggia a tempo con tutto il corpo, piedi compresi; non riesco a non ridere meravigliato nel vedere un istrione come Francesco Michielin, che dimenandosi come un ossesso, alterna in continuazione il canto graffiante, ispirato e teatrale, al suono del kazoo e che riproduce (per gioco) qualsiasi strumento con la sua voce (dalla tromba alla chitarra); ma, soprattutto, non riesco a capacitarmi come l’insieme sonoro risulti così compatto e completo nonostante siano solo in tre!! Dopo l’omaggio alla musica di Fred Buscaglione a cui accennavo, ritornano sulla scena con questo nuovo lavoro “Adamo .. let’s swing!” che è il quinto disco del trio veneto . E’ un disco vario e ricco di novità: innanzitutto la presenza (per la prima volta) di alcuni brani di loro composizione che fanno trasparire, al primo ascolto, il divertimento e l’ironia presente nella loro musica. E’ sufficiente ascoltare i loro brani, “Adamo” (quadretto spiritoso e irriverente illustrato con ironia in copertina) e “Iperteso” (chi di noi non si è imbattuto in autostrada in un “iperteso, occhiali scuri e vestito appeso” che sfanala e strombazza perchè vuole sorpassare?) oppure “Hard times” (che sembra un pezzo ragtime degli anni venti arricchito da trombette vocali alla Mills Brothers) per comprendere lo spirito che sta dietro alla loro musica. Approvo poi, senza riserve, la scelta di introdurre brani cosiddetti “minori” come la divertente “is it true what they say about dixie?” di Al Jolson o il struggente blues “Since I fell for you” presa dal repertorio della grande Dinah Washington che nella versione dei Metronomes è un autentico capolavoro. Una scelta accurata di classici americani di un tempo (da Gershwin a Louis Prima, da Duke Ellington a Nat King Cole) completa il lavoro, che presenta numerose variazioni di tempo e di ritmo, toccando il ragtime, lo stomp, il blues, lo swing e il jumpin’ jive e raccoglie diverse citazioni con omaggi a Louis Armstrong, Tom Waits, Louis Prima, Al Jolson e, perchè no, Buscaglione, che resta uno dei loro principali ispiratori. Un disco fresco e divertente in cui i primi a divertirsi sono i musicisti stessi. Del resto è sufficiente vedere i Metronomes dal vivo per rendersi conto che, quando suonano, si divertono davvero! E allora ... Let’s swing! FRANCO CECI COLPIS

Ciao Fred

Ciao Fred


Da casa Velut Luna, più nota per essere la miglior label audiophile oriented italiana, presentiamo un progetto dal titolo “Ciao fred” dedicato alla musica di Fred Buscaglione. I Metronomes sono un trio, qui rinforzato dalla presenza di un sassofonista, legato musica americana e italiana dagli anni ’20 agli anni ’60, con una predilezione particolare per lo swing italiano. Logico che Buscaglione, fosse il primo musicista da celebrare, ma nella loro musica troviamo echi di Carosone, Natalino Otto, Rabagliati, e, guardando oltre oceano, Louis Armstrong, Louis Prima, Louis Jordan, Duke Ellington, McHugh, tutti musicisti per i quali i Metronomes nutrono una autentica passione. - The Metronomes – Ciao Fred (Play Buscaglione e Dintorni) Francesco Michelin, voce e kazoo, Carlo Piccoli, pianoforte, Stefano Fedato batteria, Marco Strano (www.marcostrano.com), sax tenore, e Michele Giacomazzi (www.michelegiacomazzi.it), chitarra, alle prese con ben 18 classici di questo personaggio indimenticabile!!!.  

Wishing you a swinging christmas

Wishing you a swinging christmas


Eccoci finalmente a "Wishing you a swinging christmas "–2002 Velut Luna Records – con cui il trio si cimenta con I classici della tradizione natalizia. Il titolo e l ’idea trovano ispirazione in uno splendido album di natale pubblicato da Ella Fitzgerald nel 1960.Anche questo come i precedenti,ed è un marchio di fabbrica dei Metronomes,è registrato in presa diretta. Il disco contiene,in versione swing,brani classici della tradizione natalizia americana (Santa Claus is coming to town,Have yourself a merry little christmas,Jingle bells ) anche in versione italiana (Lascia che nevichi,Rudy dal naso rosso,Babbo natale vien ). Ci sono anche però omaggi a Elvis (White christmas,Santa bring my baby back to me,Blue Christmas )e incursioni nel blues,vecchio amore dei Metronomes (Merry Christmas Baby ) con accenni gospel (Amazing Grace). Il tutto è arricchito dalle apparizioni di ospiti importanti tra cui una cellula dei "Tiger Dixie ",prestigiosa dixieland band, il sassofonista Marco Strano (www.marcostrano.com) , i chitarristi Michele Giacomazzi (www.michelegiacomazzi.it) e Luciano Bottos, il corista Stefano Balsano e il fisarmonicista dei "Santi senza nome ", Sergio Marchesini. L ’atmosfera intera del disco è di grande spontaneità e divertimento: basterà ascoltare il brano "Babbo Natale vien " ((versione in italiano e francese del classico natalizio "Here comes Santa Claus ") per darvi un ’idea dello spirito che sta dietro a questo disco e, più in generale, alla musica dei Metronomes.

Radio Days

Radio Days


Nell’aprile 2000 esce il secondo CD, edito sempre da Velut Luna, “Radio Days”, rivisitazione di brani swing italiani e americani degli anni ’20, ’30, ’40, anche questo registrato in presa diretta ed impreziosito tra gli altri dagli interventi di Marco Strano (Sax Tenore), Michele Giacomazzi (Chitarra acustica), Marco Pasetto (Sax Soprano) e del duo vocale “Diapa Sons”. Il commento interno al CD è a cura di Adriano Mazzoletti. Anche il secondo lavoro è ben accolto dalla critica specializzata. Musica Jazz di Aprile 2001).

Jumpin’ with Metronomes

Jumpin’ with Metronomes


E’ dell’autunno1996 l’incontro con il produttore discografico Marco Lincetto, dell’etichetta indipendente padovana Velut Luna. Questa collaborazione porta alla realizzazione nel giugno 1997 del loro primo CD “Jumpin’ with Metronomes”, registrato interamente in presa diretta, che si avvale tra l’altro della prestigiosa presenza del sassofonista jazz Massimo Salvagnini, già con Lee Konitz. Il lavoro viene bene accolto dalla stampa specializzata che gli dedica ottime recensioni.(Musica Jazz di Febbraio ’98)

Partecipazioni

Partecipazioni


Nell’Ottobre 1997 partecipano al programma radiofonico “Stasera Via Asiago” di Radio Rai Due, a cura di Adriano Mazzoletti, suonando più brani in diretta dalla sala B di Via Asiago in Roma. Circa due settimane dopo ripetono la performance per la stessa trasmissione questa volta in diretta dal Palalingotto di Torino in occasione del Salone della Musica. Da ricordare anche l’importante partecipazione (6 set live in 3 giorni) alla fiera internazionale “Top audio” di Milano (15-16-17 settembre 2000 , nella "Top Audio Selezione" - Volume 6 - anno 2000 - sono inseriti tre brani dei Metronomes estratti dai due CD) e quelle all’importante rassegna jazzistica del veneziano “Ubi Jazz” nel 2001 e nel 2002 (Nel CD ufficiale della rassegna del 2001 è inserita una loro versione di “il dritto di Chicago” di Buscaglione registrata in presa diretta al “Jazz Cafè Delizia” di Salzano (VE), e nel CD 2002 una versione live di “all’una e trentacinque circa” di Capossela.)